Lettori fissi

mercoledì 29 dicembre 2010

Qualcosina a punto croce

Ho terminato delle cosine a punto croce che come al solito erano rimaste in sospeso per qualche oscuro motivo ed ora ve le propongo. Mi guardo bene naturalmente dal mostrarvi il retro......voi mi capite no?


martedì 28 dicembre 2010

Natale con l'amaro in bocca

Dunque, sono stata poco bene: colica? influenza strana? Boh, so soltanto che aspettavo con entusiasmo fanciullesco questo Natale e invece, come tutte quelle cose in cui riponi troppe aspettative, tutto s'é andato a far friggere. La bella cena della viglilia a casa di amici mi si é rimposta per due motivi: qualcosa che probabilmente non ho digerito e che m'ha fatto stare proprio male e peggio ancora il comportamento maleducato ed inaspettato di qualcuno cui voglio molto bene (o ormai é meglio dire "volevo"?). Insomma il giorno dopo non riuscivo a capire se stessi più male per l'una o per l'altra cosa, so soltanto che non vedevo l'ora che passasse quella giornata. Intorno alle 17 del giorno di Natale ero a letto con borsa dell'acqua calda, "canarino", bicarbonato, antispasmina colica e non so che altro. Il giorno dopo idem, solo nel tardo pomeriggio mi sono alzata, molto debole ed ho provato a prendere l'ago in mano. Capirai già di norma divento isterica per infilarlo, in quelle condizioni non solo non vedevo la cruna, ma nemmeno l'ago. Così dopo aver biascicato non so nemmeno io cosa, ho deciso di farmi un thé, dato che il mio stomaco languiva. Macché, nemmeno la soddisfazione di una tazza di thé: quello normale era scaduto - da poco, ma era scaduto - e l'altro era il thé di Natale, troppo fruttato per berlo dopo una colica o influenza (perché il dubbio dell'influenza tuttora ce l'ho).  Insomma anche quest'anno la festa più importante per me, é stata rovinata (eh si, lo é spesso, nonostante io la ami tanto). Ma che posso farci? Ormai non mi rimane che aspettare il prossimo Natale. Però mi é rimasto molto amaro in bocca.....No, non é un postumo della colica/influenza ve l'assicuro, ma é il dispiacere che si prova quando una persona cui teniamo molto ci delude.

giovedì 23 dicembre 2010

Come far fruttare certe notti insonni

Bene, avevo lasciato in sospeso da quest'estate alcuni lavori. Infatti quando non proseguono come vorrei, mi innervosisco parecchio e abbandono ciò che sto facendo per dedicarmi ad altro. In questi giorni (o per meglio dire in queste notti, vista la mia cronica insonnia) li ho ripresi e ho cercato di fare qualche aggiustamento dove c'era bisogno (figuratevi come erano prima!!!). Un paio di cose mi lasciano abbastanza soddisfatta, mentre le altre un po' meno. Lascio a voi decidere. Vi ricordo sempre che sono agli esordi .......però mi piacerebbe lo stesso un vostro sincero parere.

Nella prima foto vedete un gattino profuma biancheria copiato da una rivista di cucito creativo. Pensate, la stoffa con cui l'ho cucito era la fodera di una borsa per il mare. Ma chi ci avrebbe mai pensato prima, a buttare la borsa ma a recuperare, fodera, lampo e manici? Troppo scaltre 'ste creative. 
La gallina portamestoli invece l'ho copiata (magari starete pensando che copio tutto e non creo niente vero? Ma tempo al tempo mie care) da un'altra gallina acquistata da mia sorella in un bel negozio al mare che vende tutti questi oggetti. Alla gallina naturalmente ho cambiato "il piumaggio" ma per il resto é molto simile a quella di mia sorella....Mannaggia, solo ora  mi accorgo dalla foto che pur avendole fatto delle correzioni, ho dimenticato di farle il becco rosso!!!. Vabbé ci rimetterò le mani.
Poi c'é un altro micetto profuma biancheria insieme al mio primissimo lavoro, cioé un barattolo per conservare i vari bottoni scompagnati che giravano un po' ovunque per casa. A seguire c'è  un fiore puntaspilli, dopo di che un gatto fermaporta (che il mio caro cognatino mi ha consigliato di portare dall'esorcista....ahahahaha, m'ha fatto proprio ridere). Sto gattone m'ha dato un bel da fare, non so mica la base quante volte l'ho cucita e riscucita.. E per finire le alucce profuma armadi/cassetti prese dal libro di Tilda.
Siccome era il primo lavoro Tilda che facevo, temendo di rovinare qualche stoffina carina, ho preferito fare la prova con gli avanzi di una tshirt di sandro. Allora sapete com'é andata? Che con la tshirt é venuta ABBASTANZA bene e quando invece l'ho eseguita con la stoffina tildosa m'è venuta na schifezza. Le cuciture tiravano tutte e le due parti erano proprio diverse. Così mi son tenuta la prima e ho dovuto bu ttare la seconda perché scucendola ho rovinato la stoffa. Spero per me, che questi inconvenienti siano capitati anche a qualcuna di voi inesperta come la sottoscritta, le prime volte, altrimenti vuol dire che sono proprio una ciuccia. E per oggi va bene così. Stanotte spero di dormire, magari prendo mezza pasticchina in più,  ma se no non c'é mica problema: ho in stand by tante cosine a punto croce che ho l'imbarazzo della scelta- Beh vi saluto, vado a vedere cosa mi combina di là il sandro che con la macchinetta del pane sta impastando a più non posso per fare il pane alle olive e quello con le noci, tanto perché sta a dieta....) Comunque se gli riesce qualcosa di presentabile la posterò in seguito (certo che siamo entrambi molto creativi no?)

 




mercoledì 22 dicembre 2010

Tristi riflessioni

Se non fosse per il gran traffico che si crea in città e per l'impazzimento della ricerca dei regali, io vivrei sempre in attesa del Natale. Amo molto di più i preparativi che la festa in sé (a parte l'aspetto religioso).
Quest'anno, forse perché non lavoro, non sono arrivata in prossimità della festa più bella dell'anno (almeno per me) con l'acqua alla gola come al solito. L'unica cosa che mi manca ancora é organizzare il menu del giorno di Natale e completare la spesa (a proposito, si accetta qualsiasi suggerimento, dall'antipasto in poi). A dire il vero non ho ancora deciso nemmeno la tovaglia con i relativi piatti (che é una delle mie manie), ma ci penserò domani magari.
Tutta questa mia euforia però, ogni anno viene turbata dall'assenza di chi non c'é più. Avrei voglia di girovagare come facevo fino a due anni fa per cercare una bella maglia per la mia dolce mamma: molto calda, con il collo a lupetto o a polo, al massimo,  ma proprio al massimo, giro collo e soprattutto d'un bel colore acceso che le desse un po' di colore su quel suo viso così fine, ma così pallido, con quegli occhi verde gatto. E' stato sempre un mio grande rammarico quello degli occhi di mia madre. Infatti io ho i capelli neri (bugliarda! li avevi i capelli neri) e quegli occhi verdi un po' da cerbiatto ce li avrei proprio visti bene in contrasto con i miei capelli, invece mi sono ritrovata due carboni ereditati da mio padre. Non posso dire niente dei miei occhi, anzi sono stati sempre motivo di apprezzamento, ma il contrasto nero verde........Vabbé ormai non posso farci niente, oltre tutto ho bisogno anche degli occhiali adesso.
Quindi mammina é volata via, molto prima se n'era andato papone e con lui l'armonia della famiglia!
Uomo severo, intransigente, che non sapeva manifestare i propri sentimenti: non ho mai avuto una carezza da lui (veramente ora che ci penso nemmeno da mamma), ma schiaffi tanti. Oddio, penserete che ero una lazzarona. Macché, ero solo tanto timida ed avevo una grande soggezione/timore di mio padre, il quale era esigentissimo in tutto, non gli andava quasi mai bene niente, così come mi diceva di fare qualcosa, cominciavo a tremare, poi immancabilmente intruppavo da qualche parte, cadevo e rompevo sistematicamente qualcosa e mentre realizzavo che avevo ricombinato un macello, ecco li pronte quelle sue sane sberlotte. Mamma mia quante ne ho prese, però nonostante tutto oggi io sono una sostenitrice della sberla. Eh si care mie, io non ce la faccio davvero più a vedere tanti figlietti maleducati. Le sberle veramente le darei in primis ai genitori che non li educano a modo e poi magari nei casi di maggior resistenza anche a qualche pargoletto ribelle.
Insomma spesso questi bei bimbetti scrivono su muri, dicono parolacce, non salutano  pure se abitano da 10 anni nello stesso palazzo, ti fregano l'ascensore sotto il naso senza chiederti se devi salire/scendere, se capiti a casa loro li senti quasi sempre urlare o piangere, fare ricatti ai genitori, monopolizzare telefono, televisione, pc, ecc. ecc. Per non parlare di quelli che piantano la grana al supermercato perché vogliono comprarselo.......si certo, comprarselo, perché nel carrello delle mamme manca solo la cassiera e poi i piccinini ci hanno messo proprio tutto. Altro che Supertata o come si chiama, li ci vorrebbe papà mio!
Come dicevo, andatosene lui, scomparsa, o meglio, dimezzata la famiglia! E qual é il problema? Come dice il proverbio? (aridanga!!!!) "Pochi ma buoni", e adesso siamo pochi, ma che dico, di più, siamo pochissimi ma arcibuoni. Ai cattivi forse gli andava data qualche sberla in più.....vero papà? Altro che dialogo e amicizia. Ma nonostante le suddette caratteristiche mio padre era un uomo generosissimo, allegro, un gran burlone (altrimenti non si sarebbe potuto sopportare no?) e le feste con lui si trasformavano in un vero varietà. Casa nostra era sempre aperta a tutti, a lui piaceva tanto la compagnia, c'erano tanti  amici e nella casa di campagna dove spesso passavamo le festività dato che era grande, si fermavano a dormire anche loro. A volte eravamo talmente tanti che qualcuno doveva dormire per terra. Mamma mia faceva delle feste per modo di dire, perché era quasi sempre impegnata in cucina ed anche perché non amava giocare ai tradizionali giochi  di natale, tranne che a tombola, gioco però reputato noioso ed al quale difficilmente si giocava. Povera mammina quanto ha lavorato nella sua vita.
Ma torniamo a chi non c'é più. Sicuramente é l'assenza di Daniele quella che rende meno gioioso il nostro Natale. Daniele aveva 23 anni quando ad ottobre 2004 improvvisamente ci ha lasciato e lasciandoci ha stravolto soprattutto la vita  di mia sorella, mio cognato e mia nipote, ma anche la mia  credetemi. Se dico che era bello, bravo, gioioso, generoso e tanto tanto buono, sembra retorica, eppure é così. Io scrivo e mi commuovo ancora e immediatamente penso a mia sorella. Se il mio dolore é ancora così "fresco" quello della sua amatissima mamma come potrà essere? Sono vigliacca: me lo chiedo, ma nello stesso tempo non voglio saperlo, perché sono incapace di aiutarla in questa "faccenda". Eppure la cosa straordinaria è che lei non lo fa proprio pesare, naturalmente per delicatezza di chi é presente. Ma sono sicura che questi giorni sono ancora più brutti per lei, così si stordisce di lavoro per non pensare. Io le voglio un bene dell'anima da sempre e siamo molto legate ma non sono mai stata capace, a parole, di darle un po' di  conforto. Spero proprio che tanto lei, quanto ogni altra mamma che ha provato questo immenso incomprensibile dolore, possa trascorrere un Natale davvero santo; che la nascita di Gesù Bambino possa aiutarle (anche se non credenti) ad accettare la tragica realtà di cui sono state vittime insieme ai loro figli, con la speranza di lenirne un po' la loro sofferenza.

martedì 21 dicembre 2010

Ricetta ciambelline al vino


Premetto che questa ricetta l'ho avuta anni fa da una collega che nel passarmela mi dette la quantità di tutti gli ingredienti tranne quella della farina. Le sue parole furono: "per la farina, quanta ne raccoglie". Io che all'epoca non ero pratica di dolci (bei tempi!!!!!!) non riuscii a capire cosa significasse, ma per timore di far brutta figura non chiesi spiegazioni. Quindi  ad oggi, nonostante abbia provato più volte a contare i bicchieri di farina necessari (eh già, perché l'unità di misura é un bicchiere), non so perché, ma ad un certo momento perdo il conto e quindi devo continuare ad occhio....., "finché ne raccoglie"-
1 bicchiere di zucchero
1 bicchiere di olio di semi
1 bicchiere di vino (rosso o bianco é indifferente, ma se é frizzante o addirittua uno spumante avrete ciambelline molto più buone)
1 bustina di lievito in polvere per dolci
ah......dimenticavo,  "farina quanta ne raccoglie"    Ahahahahah
Dunque, o fate la fontana con la farina e poi versate lo zucchero, l'olio, il vino ei alla fine il lievito mischiato con la farina, oppure sbattete tutto dentro una ciotola, e poi precedete all'impasto. In entrambi i casi, io faccio riposare un po' l'impasto ed intanto accendo il forno ventilato a 180°, formo le ciambelle, le spolvero di zucchero e le metto sulla leccarda con la carta da forno. Di norma io mi accorgo che sono cotte quando per casa si sente una specie di vocina che dice "mangiami mangiami" ed uno strabiliante profumo di pasticceria. Allora mi precipito e anche se sembrano ancora morbide, le tolgo subito ugualmente altrimenti diventano  dure in un baleno. Con la suddetta dose a me vengono circa 20-25 ciambelline, dipende dalla grandezza. Ma per averne di più é sufficiente aumentare le dosi. Semplice no?
E visto che siamo in tema di dolci, vi posto anche la foto di una bella torta fatta con lo stampo di silicone a forma di rosa: sapore molto buono, peccato però che questi stampi lascino il dolce umidiccio.

lunedì 20 dicembre 2010

Sto vestendo la casa per Natale

Intanto come promesso posto la foto delle ciambelline di ieri sera e poi  qualche foto della mia casa già un po' "vestita" per il Natale. L'albero é finito, i regali sono sotto che aspettano i loro destinatari e qua e la ho adornato mobili per dare sempre più un aspetto natalizio alla casa, ma soprattutto per creare quella magica atmosfera che attendo impaziente tutto l'anno.
Queste sono le ciambelline che ci tengono "dolce" compagnia durante le serate invernali e che immancabilmente a primavera ci ritroviamosotto altra forma (ma forse no......sempre ciambelle sono! hihihihi) nei punti topici.
Questa composizione l'ho fatta io riesumando cose che avevo in casa ed aggiungendo un po' di vischio. Considerato quello che costa dai fiorai un mazzo così, direi che posso accontentarmi.
Oh, e questo è il mio vecchio albero, al quale però ogni anno cerchiamo di fargli un restyling. A me piace, ci sono affezionata e non me la sento proprio di sostituirlo.
Questa è la versione serale, illuminato dalle lucine.
 Altri oggettini natalizi.....
Questa é la deliziosa alcetta comprata ad un mercatino di Vienna. E' stato amore a prima vista.
 Ancora un angolino con portacandele rosso di Strasburgo et pot-pourri di arancio e cannella proveniente da Salisburgo. E' veramente gradevole questa profumazione e la macchina é rimasta impregnata di questo buonissimo odore, visto il lungo viaggio.
 Questi sono un paio di ornamenti dell'albero
 E questi sono dei contenitori di candele acquistati ai  mercatini di Natale di Strasburgo e Colmnar
Questo alberello di vetro viola invece l'avevo acquistato in un negozio di Salisburgoappositamente per metterlo in cucina, dove gli accessori sono tutti di questo colore, ma sfortunatamente l'ho dovuto collocare altrove perché per pochi cm non ci stava. Peccato davvero.
Grappolo d'uva sull'arco della porta d'ingresso
Questa é un'altra composizione creata da me con foglie tipo felce bianche glitterate, altre argentate e stelle di natale di stoffa. Non é carina?
E per finire, visto che sono una patita delle tazze, eccone alcune natalizie assai.

domenica 19 dicembre 2010

Non ho più l'età.................per questi tours de force

Non mi sembra vero, dopo aver macinato km e km da giovedì, finalmente nel pomeriggio di ieri ho quasi ultimato i miei acquisti e soprattutto ne sono molto soddisfatta, specialmente per la piccola Giulia, ma ad onor del vero anche per Alessandro......, pardon, ora dovrò chiamarlo Dr. Alessandro. Scherzo, lui é così modesto e se sapesse che sto scrivendo di lui magari si arrabbierebbe pure. Insomma il grosso é fatto, manca il mio Sandrocchio ed un amico. Ma con Sandro forse decideremo di farci il regalo con l'arrivo dei saldi. Non c'é niente di urgentissimo che ci occorra per cui perché spendere di più? Probabilmente ognuno di noi comprerà una sciocchezzuola tanto per scambiarcela e scartarla insieme agli altri, Stiamo diventando più assennati con il passar del tempo (era ora!!!), ma soprattutto ognuno di noi ha tantissime cose che spesso neanche ricorda d'avere e di conseguenza non usa (bruttissima abitudine questa).
Insomma in questi giorni dedicati ai regali ho avuto, dopo molto tempo, l'opportunità di rigirare a piedi per la capitale. Un caos di traffico, tantissima gente in giro nonostante il freddo (e già, come precedentemente  detto, qui 6° li consideriamo freddo, essendo abituati ai 16-18 di media), ma anche tantissimi negozi semivuoti. I centri commerciali sono tutti molto affollati mentre i negozi lo sono molto ma moltto meno. La mia impressione é che la gente compri più che altro generi alimentari e giocattoli. Ho trovato tantissima folla soltanto in un una mega profumeria dalle parti di S. Pietro, forse perché aveva confezioni che andavano dai 7 euro in su. Per il resto era un po' una tristezza. Può darsi che la crisi abbia reso più ragionevoli molte persone nel fare i loro acquisti, ma io spero soprattutto che ragionevoli  siano diventati anche tantissimi commercianti alquanto scorrettiche non vogliono rendersi conto che la maggior parte della gente ha veramente problemi.
Ieri sera poi, dopo essere tornata a casa ed essermi ristorata con un benefico pediluvio, ho preparato la cena e dopo, essendomi accorta che stavano per terminare le nostre ciambelline serali, di corsa di corsa ho preparato l’impasto,  le ho messe nel forno e dopo poco dal profumo che arrivava dalla cucina  fino in questa stanzetta che è l’ultima della casa, ho capito che dovevo correre a tirarle fuori.Son venute buone, ma non eccezionali come la volta precedente: dovevo mettere più zucchero. Motivo in più per rifarle di nuovo. La foto delle ciambelline al vino seguirà nel prossimo post. Ciao


venerdì 17 dicembre 2010

Che fatica i regali!

Allora, stamattina dopo aver sbrigato le cose più urgenti, siamo partiti per il paesello dove compriamo solitamente la carne. E' vero la pago di più, ma ha tutto un altro sapore. Ormai erano anni che io vivevo di verdure e latticini, la carne proprio mi dava nausea, specialmente quella di Roma, anche se ho cambiato spessissimo macellaio. Ma mia madre mi raccontava che ero così anche da bambina: mangiavo a malapena polpette e cotoletta panata quando andava bene. Poi quest'estate, durante una festa paesana ho avuto modo di assaggiare delle bistecche fantastiche. Mi sono informata ed ho appreso che al paese c'é un macellaio che é anche proprietario di tanto bestiame, il bestiame di quella carne buonissima. Così mi sono assicurata l'indirizzo ed una volta al mese ci facciamo una passeggiata e facciamo rifornimento. Oltretutto é anche un simpaticome ed é piacevole stare li una mezz'oretta a scherzare. Solo che oggi quando siamo andati faceva freddissimo e c'era un cielo proprio da neve, ma non avresti mai pensato di rimanere coinvolto in una simile nevicata. All'improvviso si é creato il tam tam delle mamme che avevano i bambini all'asilo (che da quanto ho capito, non era vicinissimo ed era pure in posizione disgraziata, almeno quando nevica), così il macellaio - che ha anche lui un bimbetto che va all'asilo - ha dovuto mollare tutto ed andare a recuperare il suo ed altri marmocchietti dalle mamme iperansiose. Allora l'attesa s'é fatta più lunga del previsto, ma nel frattempo la neve veniva giu proprio sul serio (che bello spettacolo però). Insomma non ho fatto in tempo ad assistere alla discussione della tesi di laurea di Alessandro ( e mi é sinceramente dispiaciuto) e quando ci siamo potuti lentamente muovere, per ottimizzare il tempo ci siamo fermati ad un Outlet nei pressi del paesello: era un paesaggio lunare! A parte le commesse non c'era nessuno, proprio una tristezza e non ho trovato neanche niente da comprare, anche perchè sandro sempre più preoccupato dalla neve, non faceva altro che sollecitarmi a ripartire- Così dopo aver comprato qualche dolciume alla Lindt ce ne siamo tornati a Roma lentissimamente perché l'autostrada era tutta innevatissima e già quasi in coda. Allora ci siamo fermati ad un centro commerciale sulla via di casa, ma non doveva essere la mia giornata fortunata: abbiamo camminato sopra, sotto, in circolo, siamo tornati indietro, ecc. ma nulla di quello che cercavamo é stato trovato. La cosa che mi ha sorpreso di più é che non sono riuscita a comprare qualcosa d'abbigliamento per la mia nipotina di 15 mesi. Non ci credete? Non avevano niente o quel poco che avevano era proprio insulso, Capirai la mamma la veste tutta civettuola, particolarissima, io  non potevo certo comprarle quegli obbrobri. E poi ripeto, io non acquisto se  la merce non mi piace. Quindi domani altro giro altra corsa. Meno male che ho provveduto per mia sorella e mio cognato, altrimenti mi veniva una crisi isterica.
Insomma sono tornata a casa stanchissima, avevo le gambe a pezzi (ma perché mi fanno spessissimo male le anche?), non avevo voglia di cucinare, anche se eravamo senza pranzo, ma per fortuna mi sono ricordata che c'erano delle belle e buone polpettine e della polenta da scaldare in padella e così s'é risolta anche la cena. Ora sto bevendo la mia tisanina e dopo spero d'andarmene a nanna e di non tirarla fino al mattino come é mio solito, perché alle 10 domani avrò il mio primo appuntamento.
Notte e atti e se ci riesco posto ancora qualche foto. A presto..

                     Set all'americana


Min manichino puntaspilli
cestino portaoggetti per neonata

giovedì 16 dicembre 2010

Vecchio post rimasto in bozza

Non ero io imbranata io, ma occorreva un altro programma. Il mio pc aveva explorer 9 mentre occorre l'8.
Bene, dopo qualche foto del viaggetto, metterò qualche mio lavoretto, però per favore siate clementi.
Vanda  a te un GRAZIE grosso come una casa.
Vipiteno vestita di natale
Hotel di Colle Isarco
angolino dell'hotel di Colle Isarco

Provaci ancora...Anna Marì!

Dunque, non so se per l'ultima volta, ma voglio riprovare a postare delle foto. Sto letteralmente inpazzendo con questo blog ed in più mi ruba talmente tanto tempo che non sto concludendo quasi più nulla. Se oggi non ci riesco, proverò a farmi un altro blog altrove, sperando d'incontrare meno difficoltà, altrimenti saluti e baci a chi mi ha potuto leggere e buonanotte suonatori. Vado é.....Niente da fare. Allora é stato un piacere, addio!

martedì 14 dicembre 2010

Oggi avrei voluto mettere delle foto del mio recente viaggio ma...............ma
testona quale sono, non ci sono riuscita. Dovrò mollare il mio blog? Mi
dispiacerebbe proprio tanto, ma sono proprio impedita nel gestirlo. Come
inserire le "etichette", l'"archivio"e tutto il resto? Nonostante abbia letto
istruzioni e domande inviate con annesse risposte, sono incapace di procedere.
Ho sfacciatamente chiesto aiuto anche a Vanda (Un mondo di pezza), ma nonostante il suo gentile aiuto non ce l'ho fatta. Abbiate pazienza o, se potete, datemi una mano. Ciao, con tanta tristezza.




Mercatini di Natale

Come di consueto, anche quest'anno mi sono regalata il mio giretto per mercatini
di Natale. Questa bella abitudine é iniziata diversi anni fa, quando nel mese di
dicembre mi recai a Copenaghen e con mia immensa sorpresa mi ritrovai in un
mondo fantastico! Addobbi stupendi per le strade, facciate di hotel e palazzi
ornate elegantemente, per non parlare delle vetrine dei negozi; musiche
natalizie che accompagnavano il mio girovagare e profumi inebrianti di dolci
natalizi, wurstel e vino caldo venduti per le strade. E che dire del parco
Tivoli? Non ci sono parole per dire quanto era fantastico. Cosa volere di più
dalla vita per assaporare l'atmosfera natalizia? Nulla. Io che venivo da Roma,
la mia città, dove ti ricordavi che era Natale solo per le quantità di panettoni
e pandoro esposte nei negozi, non potevo desiderare di più. Infatti il mio
grosso cruccio é che una città così bella, con i suoi innumerevoli monumenti,
che si presterebbero alla grande per essere illuminati ed ornati
meravigliosamente per il Natale, venga trascurata sotto questo aspetto, quasi in
modo offensivo ed ogni anno di più. Insomma per trovare qualcosina di natalizio
devi andare necessariamente in centro, mentre la maggior parte dei quartieri
ignora proprio gli addobbi natalizi, oppure usa ancora addobbi miseri al limite
dello squallore.
Così amando molto il Natale, ho deciso ogni anno di
andarmene per l'Europa a bearmi in città che fanno onore a questa festività.
Insomma quest'anno é stata la volta di Salisburgo, Vienna e Praga. Tutte e tre
con tantissimi mercatini, specialmente Vienna e tutte e tre addobbate ed
illuminate meravigliosamente, anche se il mio 10 e lode lo darei senza dubbio a
Vienna, anche se Praga aveva molto poco da invidiarle. Con Sandro abbiamo
camminato tantissimo,con qualche problema, dato che c'era ovunque tanta neve:
abbiamo visitato ciò che ancora non conoscevamo di Vienna e Salisburgo (ci
eravamo stati anni fa d'estate) ed abbiamo rivisto con piacere Praga, anch'essa
visitata in un periodo estivo. Abbiamo gustato knodel (i loro canederli), gulash
e zuppa di gulash, wiener schnizel (mi pare si scriva così...mah!), stinco di
maiale e tanta buonissima birra. Per non parlare del glunwine(?) e del punch
all'arancia. Non ho assaggiato dolci altrimenti mi sarei dovuta ricomprare i
vestiti, ma mi é molto dispiaciuto.
Volevo cogliere l'occasione per comprare
qualche stoffina carina ma sfortunatamente non le ho trovate. Invece a
Salisburgo ho acquistato delle bellissime tazze bianche con le alci rosse e
rosse con le alci bianche e a Vienna uno strofinaccio (che credo non useò mai) a
parer mio meraviglioso, con delle appliqués bellissime (20 euro....ma sono
impazzita?)
Sarebbe stata una vacanza davvero perfetta visto che gli
ingredienti c'erano tutti: freddo, neve, mercatini, musiche, luci, decorazioni,
profumi di vino, arancio, cannella, salsicciotti, ecc. ecc..... peccato che a
Praga l'ultimo giorno mi hanno "picchiato" il portafoglio! Come dice mia
sorella, oltre che visitare i mercatini, vado a fare beneficenza, visto che
l'anno scorso me l'hanno rubato a Parigi. Pazienza, sarebbe stato peggio se me
l'avessero rubato il primo giorno (in questi casi a Roma si dice:"si,
riconsolate con l'ajetto!). Spero di poter mettere presto delle foto di questo
tour natalizio. A presto.