UN PICCOLISSIMO GESTO DI RICONOSCENZA

E' da diverso tempo che non faccio più niente, ma ho i miei motivi. Però l'altra settimana mentre riordinavo stoffe e materiali vari, mi sono capitati tra le mani due asciughini ed un paio di presine comprati qualche mese fa. Guardandoli ho capito subito a chi li avevo  destinati, perché quei colori non si armonizzavano certo con la mia cucina. Il primo pensiero é stato:"Vabbé ma che fretta c'é, poi glieli farò", ma allo stesso tempo mi sono detta che la dovevo smettere di rinviare continuamente ogni cosa, che dovevo darmi una mossa, che non potevo continuare così e che magari un lavoretto sbrigativo come quello mi avrebbe anche aiutato a riprendere in mano gradualmente la macchina da cucire, abbandonata da troppo tempo. Ma soprattutto lo stimolo mi é venuto perché quei "cosi" li avevo comprati appositamente per mia sorella, che come me é innamorata di qualsiasi cosa che sia per la cucina. Quella sorella sempre così pronta e disponibile e sempre tanto generosa, che mi vuole un gran bene e che ormai da settimane mi, anzi ci, ospita nella sua casa di campagna dal venerdì alla domenica visto che nella stessa località  noi abbiamo dei lavori in corso in una vecchissima casa ed altrimenti saremmo costretti a fare avanti e dietro. E allora perché non farle una simpatica piccola sorpresa, dimostrandole un piccolissimo segno di riconoscenza ma soprattutto la buona volontà nel ricominciare a fare qualcosina? Così molto velocemente mi sono messa all'opera e tagliando da una stoffa delle forme di barottoli e delle scritte ho trasformato il primo anonimo asciughino e le presine in qualcosa di più allegro e poi con degli avanzi di altre stoffe ho reso più "appetibile" anche il secondo anonimo asciughino. I miei lavori ahimé non brillano mai per perfezione (e mia sorella invece, specialmente nel cucito, é una perfezionista) ma lei li ha graditi tantissimo lo stesso e le sono piaciuti molto. Lo so perfettamente che non mi sono sdebitata con questa sciocchezza, però mi faceva piacere che sapesse che giusto per lei ero riuscita a vincere un po' di quell'apatia che ormai da un po' troppo tempo mi accompagna.