Lettori fissi

lunedì 29 settembre 2014

Ma perché sempre a me?

Mi arriva la telefonata circa 20 giorni fa. La voce della più grande dei miei nipoti - di cui tra l'altro sono la madrina di battesimo - mi lascia un po' sorpresa e preoccupata perché non ci sentiamo quasi mai al telefono, sia perché FB sta sopprimendo tutti gli altri tipi di rapporti, sia per altri motivi. Però  avendola tra i contatti sono abbastanza aggiornata, soprattutto sui suoi bimbi, per i quali ci scriviamo prevalentemente in privato.

Ma come sempre la sua voce é allegra e già questo mi rincuora. Io le chiedo notizie sui suoi cuccioli e lei chiede a me come va. Tra le altre cose la metto al corrente della "catastrofe" di cui sono stata vittima ed ovviamente stenta a crederci dato che é la seconda volta! Mi consiglia di andare a Lourdes, ma quando le rispondo che negli anni passati già sono stata al Divino Amore, a Loreto, Pompei, Fatima e a Lourdes stesso, scoppia a ridere e mi dice che a 'sto punto devo chiedere un incontro direttamente con il "CAPO". Forse ha ragione, ma io ci vedo subito il rovescio negativo della medaglia in questa sua proposta e non ho nessuna intenzione d'incontrarlo per ora, nonostante tutte le avversità!

Vabbé torniamo alla telefonata. Finito di raccontarle la tragicommedia mi fa: "senti zia io ti telefono per chiederti se ti piacerebbe fare da madrina a Damiano" (é il suo secondogenito che ora ha 7 mesi). Oh mio Dio penso tra me e me, ma pure adesso che so vecchia mi scelgono come madrina? MA PERCHE? COS'HO DI PARTICOLARE? Posso capire prima che ero giovane, ma adesso! Dico questo care amiche perché io sono la madrina di ben 8 figliocci!  E' verissimo che adoravo i bambini, ma io il ruolo di madrina lo trovo un impegno importante e se tu il bambino lo vedi una volta all'anno (come succederà con questo bambolotto) perché non abita nella tua città che senso ha? Ma come si fa a rifiutare, specialmente in questo caso? Dicendo in questo caso intendo dire che quando mia nipote é andata in ospedale perché le si erano rotte le acque, hanno avvertito me anziché la madre, visto che con la madre non si parlava da mesi. Così mi sono precipitata dalla mattina presto fino al pomeriggio, finché non ho visto portare fuori il piccolino e dopo ancora la mamma ed aver appurato che non ci fossero problemi, allora sciolta la tensione sono andata via.


Potevo dire di no? Innanzitutto so che non ci si può rifiutare, ma per questo pronipote ho accettato con immenso piacere. Forse perché ho trepidato per lui fuori la sala parto? Forse perché alla mia età le altre sono quasi tutte nonne ed io no? Forse perché il bimbetto é di un buono da non credere? Forse perché tutto sommato é sempre lusinghiera una simile richiesta? Non lo so, ma nonostante continui a chiedermi PERCHE' SEMPRE A ME? (per es. siamo 4 sorelle, ogni tanto potevano scegliere anche una di loro, o no?) devo ammettere che sabato sono stata felice ed orgogliosa di essere la sua madrina. Mi auguro e gli auguro che la benedizione ricevuta l'altro giorno lo accompagni e lo protegga sempre nella vita e anche se abitiamo lontani ed io viaggio sempre più verso un'età che non mi consentirà di dargli in tempo, giochi e divertimenti e insegnamenti vari quello che ho potuto dare a suo tempo alla sua mamma, cercherò di essere presente per quanto mi sarà possibile e di rispettare l'impegno preso. 

Per me sarebbe una doppia soddisfazione potermi sentir dire un giorno anche da lui, come da sua madre e dagli altri nipoti di cui sono madrina: "ti ricordi zia quando mi portavi..... quando mi compravi.... quando giocavamo a...... quando mi cucinavi...... quando mi spiegavi.......". Insomma a distanza di tantissimi anni qualcosa di positivo  é rimasto nella loro memoria anche se poi la vita ci ha portato per vari motivi ad allontanarci. 

Non mi resta che dire: buona vita piccolo e dolcissimo Damiano!
















sabato 20 settembre 2014

Il puntaspilli

Forse non l'ho mai detto, ma il primissimissimo  mio lavoretto fu un puntaspilli da polso che creai con uno di quei cuscinetti morbidosi che si trovano negli astucci degli orologi  da polso al quale cucii a mano (pensate un po'!!!!) un pezzo di elasticone, trovato non so dove, per tenerlo al polso visto che mi perdo sempre tutto. Ricordo che era di domenica e mi telefonò mia sorella chiedendomi cosa stessi facendo ed io tutta gasata le risposi che stavo creando! Volle sapere cosa ed io glielo anticipai, dicendole che m'era riuscito carino (allora io lo vedevo così, d'altra parte ogni scarrafone ecc. ecc.). Passò una settimana e siccome ci dovevamo vedere, mi disse di ricordarmi di portare il puntaspilli perché era curiosa di vederlo (lei cuce bene) . Io tutta orgogliosa me lo portai dietro e quando lo tirai fuori lei cominciò a ridere, ma a ridere, di quelle risate per cui non riesci nemmeno a parlare. Fu come se m'avesse offeso un figlio vi giuro, perché a me sembrava d'aver fatto chissà che. Beh sono rimasta talmente male che è stata l'unica "creazione" che non ho mai pubblicato sul blog, però ho continuato ad usarlo perché troppo comodo anche se orribile, perché poi col tempo me ne sono resa conto.

Oggi che succede? Che l'elasticone si scuce! Beh adesso un po' di confidenza con l'ago e gli altri aggeggetti ce l'hai mi sono detta, sarebbe pure ora che lo cambi sto coso! Così mentre tutti gli altri passano dalle stelle alle stalle, io ho fatto il contrario e mi sono fatta un puntaspilli chicchettoso, cosi la sorellina stavolta non riderà (almeno spero).  Forse piacerebbe pure alla regina Elisabetta e a Camilla Parker perché mi sembra proprio il loro genere e che ne sai che magari non m'arriva un ordine da Corte?

Scherzi a parte, questo è il nuovo puntaspilli - che sicuramente non potendolo mettere al polso perderò in continuazione - ma si sa, chi bella vuole apparire qualche male deve soffrire!



mercoledì 17 settembre 2014

Alla fine ce l'ho fatta!

Come ho scritto stamattina a Barbara in un post nel Gruppo, è da ieri sera che mi sono messa all'opera per realizzare questo simpatico lavoro (beh forse pecco d'immodestia, ma stavolta mi pare proprio così!), ma siccome io sono peggio di Pasqualino Passaguai, come di consueto ho avuto le mie solite contrarietà, così anziché scrivere il post questa mattina lo devo fare adesso.

Però nel raccontino fatto a Barbara Gianni' ho dimenticato di scrivere che, a dirla tutta, questo lavoretto se non fosse stato per altri piccoli impedimenti, doveva essere finito ancora prima. I piccoli impedimenti consistono nel fatto che trovandomi ancora nella casa al mare, se a Roma di mercerie ce ne sono poche, qui ce n'è addirittura una sola che per di più non ha quasi niente. Siccome avevo bisogno di passamanerie allora ho mandato Sandro ad un paese vicino a cercarle dandogli i campioni dei colori, ma pure li nada de nada! Evviva!! Ma non mi sono data per vinta. Ieri pomeriggio dopo essere tornati dal giretto in barca (ebbene sì, un'altra volta mare piatto!) mi sono ricordata che a Nettuno c'è una merceria storica piuttosto fornita. Ci sono andata e finalmente avevo tutto l'occorrente.

Insomma alla fine ce l'ho fatta! Indovinate un po' cos'hanno partorito queste mie manine? Un altro porta mollette, ma non il solito, anzi piuttosto diverso da quelli fatti finora. L'avevo visto parecchio tempo fa su un sito straniero ed è stato amore a prima vista. Era da un po' che volevo rifarlo e qui al mare siccome sto molto più comoda che a Roma per disegnare e cucire ne ho approfittato. 

Io sono piuttosto soddisfatta come ho già detto, ma se incontra pure il vostro favore lo sarò ancora di più è ovvio!

domenica 7 settembre 2014

Volevo fare un post su..... ma poi ne ho scritto un altro

Salve amiche. Inizio col dirvi che oggi veramente sono un po' giu e avrei voluto scrivere tutto un altro post, più che altro per sfogarmi un pochino. Già, perché i nostri blog per fortuna a volte ci servono anche come valvole di sfogo, non solo per mettere in mostra le nostre creazioni! Ma poi ci ho ripensato perché scrivendolo mi sarebbe venuto sicuramente da piangere per il nervoso, per la rabbia e perché mi capita sempre tutto il peggio quando sono fuori Roma!

Comunque in seguito vi racconterò cosa m'é successo, voglio prima vedere come evolverà la "ripugnante" faccenda, in modo da non fare un post a puntate.......almeno spero!

In sostituzione di quanto volevo scrivere, tanto per tenere la testa un po' occupata, visto che giro e mi rigiro per casa senza concludere nulla, vi racconto, o sarebbe meglio dire vi posto le foto, della breve gita di una giornata che io e Sandro siamo riusciti a concederci  durante il mese di agosto. 

Le vecchie amiche che hanno letto i precedenti post già lo sanno, ma alle tante nuove amiche faccio sapere con questo post che quest'anno non abbiamo potuto fare vacanze e a parte i giorni passati nella casa al mare (dove tanto non ti riposi perché comunque devi fare sempre tutto quello che fai in città) ci siamo concessi 2 gite di un giorno ciascuna. La prima é stata ad Orvieto, località che conoscevamo già benissimo, ma che sia perché non essendo lontanissima da noi, sia perché non c'eravamo mai stati insieme, ci ha fatto tanto piacere rivedere in una bella giornata di sole, seppure caldissima. Abbiamo iniziato il giro dalle mura della bella cittadina, poi siamo saliti verso il centro, abbiamo percorso tutto il corso scattando foto a più non posso (questa passione ci accomuna tantissimo), ci siamo infilati nei tanti vicoli dove ogni tanto ci perdevamo pure, abbiamo ammirato dei balconi fioritissimi, siamo entrati in un paio di chiese che abbiamo trovato aperte, poi per curiosità ho voluto vedere assolutamente la via degli artigiani (scusate amici orvietani, ma tranne un negozio, davvero penosa!), qui una foto ricordo con Pinocchio non potevo farmela sfuggire dato che non l'ho avuta nemmeno da piccolina, poi ancora giri vari, io che entravo dappertutto anche se non dovevo comperare niente, ma sono così, se vedo anche solo una bella vetrina mi piace ammirarla ed entrare a complimentarmi col titolare del negozio mentre Sandro si va a nascondere per la vergogna. Ma che c'é da vergognarsi dico io? Cosa faccio di male? Vabbè soprassediamo. E poi eccolo li che si staglia di fronte a noi lo splendido Duomo, la cui facciata illuminata dal sole fa risplendere ancora di più tutte le sue parti dorate. Entriamo e come sempre rimaniamo basiti. Qui però niente foto, vietato e noi rispettiamo, ci mancherebbe!



















La Via degli artigiani


















Un negozio dedicato esclusivamente alla lavanda