Questo è un post che nulla ha di creativo, almeno non da parte mia, ma ho ritenuto opportuno che foisse il caso di scriverlo per chi ancora non conosce questo posto, perchè davvero merita una visita.
In occasione del compleanno di Sandro ci siamo concessi tra le altre cose, un'improvvisa gita al Giardino dei Tarocchi. Ne avevo sentito parlare da tempo
e siccome si rifà allo stile del Parque Guell di Gaudi a Barcellona, ero proprio curiosa di vederlo, dato che mi piace molto lo stile di questo artista. Manco a dirlo, ho scattato, anzi, abbiamo scattato tantissime foto, talmente il contesto era fantastico.
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La creatrice di questo bellissimo e coloratissimo giardino - una franco-americana di nome Niki de Saint Phalle - ha preso spunto per questa realizzazione sia - come ho già detto - dal Parque Guell di Gaudi, sia dalla visita al giardino di Bomarzo, sia da Villa d'Este, entrambi luoghi che si trovano nel Lazio. I lavori iniziarono nel 1979 e sono proseguiti per ben 17 anni!
Con questo giardino la Saint Phalle ha voluto rappresentare il sogno magico della sua vita, costruendo così ben 22 imponenti figure (rappresentanti gli Arcani Maggiori delle carte dei Tarocchi) tutte ricoperte di specchi, vetri, ceramiche coloratissime ecc. Tutto questo lavoro unitamente al suo amatissimo marito e ad un insieme di operai specializzati e ad un gruppo di famosi personaggi di arte contemporanea. E solo nel maggio del 1998 il Giardino dei Tarocchi fu aperto al pubblico.
Esso si trova a Garavicchio, vicino Capalbio e si estende per circa 2 ettari di terreno,
ed è come una vera e propria "città" in cui le sculture-case spiccano coloratissime già dalla strada nel
selvaggio paesaggio naturale.
Una volta entrati, su una sorta di tableau di maioliche, si può leggere la storia delle origini di questa meraviglia, scritta proprio da Niki de Saint Phalle.
Quindi la strada conduce fino alla grande piazza
centrale occupata da una vasca e sovrastata dalle figure unite della Papessa e del Mago, i primi arcani maggiori dei Tarocchi che segnano l'inizio del percorso. Poi procedendo si possono ammirare la Ruota della Fortuna, il Sole, il Papa, l'Appeso o Albero della Vita, la Giustizia, con la bilancia poggiata sugli enormi seni e l'Ingiustizia. Purtroppo non ho tutte le foto, perchè credevo che quelle che non facevo io le facesse il sant'omo, ma così non è stato.
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Insieme del Giardino all'entrata |
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La ruota della fortuna |
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Il Sole |
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L'albero della vita o l' Appeso |
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La Giustizia |
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Il Papa |
Continuando il percorso, in mezzo ad un boschetto emerge la grossa e coloratissima statua degli Innamorati che fanno un pic nic ed io come al solito non mi sono potuta trattenere dal fare una birbata!
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Gli innamorati |
Più indietro, tutta sola si trova invece la statua del Profeta, tutto ricoperto di specchi.
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Il Profeta |
A seguire ci si trova davanti al castello dell'mperatore, molto bello, con torri ed un loggiato composto da 22 colonne (gli Arcani Maggiori) ognuna diversa dall'altra e davvero stupefacenti. Inoltre nel cortile c'è una fontana bassa e circolare in cui quattro coloratissime nanas fanno il bagno, schizzando dai seni
getti d'acqua.
Sul retro del Castello si alza la Torre, simbolo delle costruzioni mentali non fondate su basi solide,
interamente rivestita di specchi e decapitata Dalle finestre
rettangolari ritagliate lungo le pareti della Torre si può avere una
visione dell'interno dell'edificio, le cui strette stanze erano state
adibite ad ufficio, oggi non accessibile.
L' Imperatrice-Sfinge è sicuramente la scultura più
rappresentativa ed importante del complesso. Essa si affaccia sulla piazza sottostante ed è posta
in posizione dominante sull'intero Giardino. Enorme ed opulenta, il
corpo esageratamente formoso rivestito di una fantasmagoria di ceramiche
molate.
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L'imperatrice |
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Ancora
proseguendo il cammino, si può scorgere la
cupoletta-cappella di specchi e cemento sovrastata dalla figura della
Temperanza, tutta rivestita all'interno di specchi e formelle ceramiche in
forma di fiori, ed è incentrato attorno ad un piccolo altare con il
bassorilievo coloratissimo di una Madonna nera, che veglia sulle
fotografie degli amici scomparsi.
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La Temperanza |
Su un altro piccolo
sentiero sterrato composto di tre piccole radure vicine
si ergono, isolate, le sculture della
Morte, posta su un
basamento di specchi e simboleggiata da una ghignante figura dorata in
sella ad un cavallo blu che falcia uomini e animali ai suoi piedi
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La Morte |
Poi c'è il
Diavolo,
in agguato sul fondo di una nicchia vegetale, con le ali di pipistrello
spiegate, il corpo coloratissimo, il sesso incerto, le due figure umane
- femminile e maschile - ai lati
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Il Matto |
e per ultimo la filiforme scultura
"skinny" del Matto
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l Matto |
La
scultura della Forza, altro Arcano dei Tarocchi,
mostra una donna che tiene sotto controllo un drago, legato a lei da un
filo invisibile.
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La Forza |
Quindi abbiamo ammirato la fontana con la statua delle Stelle
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Le stelle |
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e quella de Il Mondo
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Ora ci sono altre foto del posto, secondo me molto belle, in cui però ci siamo anche noi!